“Ma come ti vesti?” non è solo lo slogan di un noto programma televisivo ma anche il titolo del nostro blog per questa settimana. Infatti come ci dobbiamo vestire per un’escursione in montagna?
Un abbigliamento adeguato contribuisce al benessere e alla comodità dell’escursionista. Nell’alpinismo il segreto per stare bene è cercare di rimanere asciutti o, se bagnati, cercare di rimanere al caldo e asciugarci il più in fretta possibile. In montagna poi la cosa più importante resta comunque essere preparati ad affrontare condizioni metereologiche avverse.
L’abbigliamento da montagna, specialmente in inverno, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
- impermeabile: quando si fa un’escursione o si arrampica su ghiaccio inevitabilmente ci si bagna, pertanto è essenziale indossare degli indumenti in grado di mantenere il corpo all’asciutto;
- comodo: è indispensabile che l’alpinista abbia la più ampia libertà di movimento;
- isolante: è consigliabile indossare uno strato caldo che permetta un buon isolamento termico. I tessuti naturali, quali la lana, sono stati recentemente rivalutati. Anche un piumino (sintetico o d’oca) può essere una buona scelta;
- antivento: portate sempre con voi degli indumenti antivento, che vi aiutino a contrastare il vento gelido e pungente, da indossare sopra gli strati isolanti.
Vediamo quindi ora i principali strati che possono contribuire alla vestizione.
1. strato a contatto con la pelle: ha il compito di assorbire il sudore, mantenendo la pelle asciutta. Questa funzione è fondamentale per tenere caldo l’organismo, perché i vestiti bagnati a contatto con la pelle causano una perdita di calore maggiore rispetto a quelli asciutti.
2. strato isolante: serve a intrappolare l’aria calda vicino al corpo. Più spesso è lo strato di aria, più caldo rimane l’organismo. Anche se isolano meno di un unico blocco d’aria, diversi strati isolanti leggeri e non eccessivamente aderenti possono trattenere una grande quantità di aria fra l’uno e l’altro, consentendo all’organismo di adattarsi alle condizioni specifiche.
3. strato esterno: aiuta a proteggersi dal vento, dalla pioggia e dal freddo.
Arriva ora la sezione pratica che vi consiglia quali indumenti scegliere per completare ogni strato.
Per ogni strato, occorre differenziare tra la parte superiore del corpo (busto) e le gambe.
1. Per quanto riguarda lo strato a contatto con la pelle, si consiglia di indossare innanzitutto della biancheria adeguata che protegga al meglio il corpo. Per la parte alta del corpo, si consiglia una maglia leggera ma calda: i tessuti più utilizzati sono sintetici (es. poliestere e polipropilene), anche se alcuni alpinisti preferiscono la lana, in particolare lana merino. Per le gambe invece potete optare per delle calzamaglie, oppure dei pantaloni di lana, di fibre miste, di nylon elasticizzato o di pile.
2. Per quanto concerne lo strato isolante, per il busto è consigliabile indossare una maglia di lana o un pile sintetico oppure un giubbotto con l’imbottitura di piumino o di materiale sintetico. La Sportiva offre un esempio di uno strato isolante super leggero:
Per le gambe, si consiglia di optare per pantaloni isolanti fatti di un tessuto a trama stretta con una buona rifinitura per la resistenza al vento e all’abrasione, come ad esempio Schoeller®. Dovrebbero essere elasticizzati oppure non aderenti, in modo da consentire la massima libertà di movimento.
3. Infine, per lo strato esterno, si può utilizzare un unico strato multifunzionale, composto da un materiale con un giusto compromesso tra impermeabilità e traspirabilità. Scegliere quali siano i materiali migliori, comprensivi di tutte queste caratteristiche è difficile. Noi possiamo elencarvene alcuni come Gore-Tex®, Cordura®, Powertex® e altri; il sito Trekking.it riporta un post dove potete trovare informazioni molto dettagliate sui vari materiali.
Per il busto, quindi una giacca a vento o un guscio è l'ideale, da indossare se serve, o quanto meno da tenere sempre nello zaino. Per le gambe, nel caso di condizioni particolarmente fredde e ventose (es. in alta montagna), si consiglia di indossare o portare con sé i pantavento.
Di giacche a vento, ne esistono di vari tipi. Quelle più tradizionali sono dotate di una cerniera sul davanti, su tutta la lunghezza e consentono una buona circolazione dell’aria. Qui di seguito vi indichiamo alcune caratteristiche che secondo noi una buona giacca a vento dovrebbe avere:
I pantavento devono essere dotati di cerniera lampo laterale su tutta la lunghezza della gamba, in modo da poterli indossare facilmente sopra gli scarponi, i ramponi o gli sci. Quando fa molto freddo alcuni alpinisti preferiscono utilizzare pantaloni impermeabili e traspiranti a salopette; alcuni modelli sono imbottiti e particolarmente adatti alle temperature molte rigide. La salopette, infatti, tiene molto più caldo dei tradizionali pantaloni da pioggia poiché copre anche il torso e impedisce che la neve entri dalla vita.
Arriviamo infine a nominarvi un paio di accessori: i berretti e i guanti. I materiali più utilizzati per i berretti invernali sono la lana, il polipropilene e il pile. In caso di particolari condizioni fredde o ventose, il passamontagna è particolarmente versatili perché oltre alla testa copre anche il viso e il collo. Passiamo ora alla parte del corpo più difficile da tenere al caldo, a causa della tendenza del nostro organismo a ridurre il flusso sanguigno verso le estremità quando la temperatura corporea si abbassa: le dita. Un consiglio è quello di utilizzare le cosiddette muffole (o mofole), che tengono più caldo perché le dita sono vicine e a contatto tra loro.
Infine, se dovete pianificare un'escursione, vi raccomandiamo di dare un'occhiata agli approfondimenti quali i portali da consultare, il dove dormire outdoor e come preparare uno zaino.
Non ci resta che augurarvi come ogni fine settimana...
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